Kanazawa, la terra dell'oro

Tramonto sul fiume Sumida

Lasciamo Takayama e Shirakawa per arrivare a Kanazawa, ultima tappa del nostro giro del Giappone, prima del ritorno a Tokyo. Kanazawa fu un importante centro durante il periodo Edo (1603–1868), governata dal potente clan Maeda. Nonostante la sua importanza, la città fu risparmiata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, motivo per cui molti edifici storici sono ancora intatti. È famosa per la foglia d’oro (kanazawa-haku), il kaga-yuzen (tinture di kimono) e la ceramica Kutani. È un paradiso per gli amanti dell'artigianato giapponese.

Higashi Chaya

Higashi Chaya-gai (東茶屋街), che significa “quartiere orientale delle case da tè”, è uno dei luoghi più affascinanti e storicamente intatti di Kanazawa. È un quartiere tradizionale che risale all’epoca Edo (fondato nel 1820), quando le case da tè erano luoghi esclusivi in cui le geisha si esibivano per clienti facoltosi. Le vie sono fiancheggiate da machiya, eleganti case in legno a due piani con facciate a graticcio (detto kimusuko) e lanterne appese all’ingresso. Sono perfettamente conservate e alcune sono ancora in attività. Puoi visitare la Shima Teahouse, oggi un museo, che mostra gli interni originali e gli strumenti usati dalle geisha. Oppure la Kaikaro, ancora attiva, dove si tengono spettacoli o esperienze con le geisha su prenotazione. Di giorno è perfetta per passeggiare, fotografare, visitare caffè e botteghe. La sera, il quartiere si fa più tranquillo e misterioso, come congelato nel tempo.

Il giardino Kenroku-en 

Kenroku-en (兼六園) è uno dei giardini più famosi e celebrati del Giappone. Si trova nel cuore di Kanazawa, proprio accanto al Castello di Kanazawa, ed è considerato uno dei "Tre grandi giardini del Giappone" (insieme a Kairaku-en a Mito e Kōraku-en a Okayama). "Kenroku-en" significa “giardino delle sei sublimità”, un concetto cinese secondo cui un giardino perfetto deve combinare:

  1. Spaziosità

  2. Isolamento

  3. Artificialità

  4. Antichità

  5. Acqua abbondante

  6. Vaste vedute

Questi sei elementi, rari da trovare tutti insieme, sono riuniti in armonia in questo giardino.

La celebre lanterna di pietra a due gambe, simbolo del giardino, posta vicino a un laghetto pittoresco (Kasumiga-ike). Gli alberi, in particolare i pini Karasaki, sono modellati con estrema cura. In inverno, vengono protetti con il yukitsuri (corde tese a forma di cono per proteggere i rami dalla neve pesante), creando un effetto visivo unico.

Il castello di Kanazawa

Il Castello di Kanazawa (金沢城, Kanazawa-jō) è uno dei luoghi simbolo della città e un'importante testimonianza del Giappone feudale. Situato accanto al celebre giardino Kenroku-en, il castello rappresenta un fulcro storico e culturale che ha segnato la vita politica, militare ed economica della regione per secoli. Il castello fu costruito nel 1580 da Sakuma Morimasa, un vassallo del potente signore della guerra Oda Nobunaga, dopo la conquista dell’area di Kanazawa. Tuttavia, ben presto passò sotto il controllo del clan Maeda, una delle famiglie più ricche e potenti durante il periodo Edo (1603–1868). Il castello fu colpito più volte da incendi devastanti (noti nel 1602, 1631 e 1759). Come molti castelli giapponesi, la struttura originale in legno non sopravvisse integra nei secoli. La torre principale (tenshu) andò perduta nel XVII secolo e non fu mai ricostruita. Al suo posto furono rafforzate le mura e le torrette di difesa (yagura). Negli anni 2000, il governo locale ha intrapreso importanti lavori di restauro filologico, basati su disegni e documenti storici. La restaurazione in legno ha seguito tecniche tradizionali, senza l’uso di chiodi moderni, rendendo il castello un raro esempio di ricostruzione fedele all'originale.

Finisce, con Kanazawa, il nostro giro tra le località meno turistiche del Giappone. Con il ritorno a Tokyo, si avvicina sempre di più la fine di questo racconto, ormai giunto alla settima "tappa". Un viaggio pesante ma irripetibile e che sicuramente non dimenticheremo. 

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